Prendiamo un po’ un esempio per rendere le cose più facili, The Boy.
The boy è un film horror ambientato in una villa , nella quale una babysitter deve badare ad un bambolotto , ovviamente non prende l’incarico con serietà ma accetta comunque il lavoro.
Appena i proprietari della casa se ne vanno , il bambolotto inizia a muoversi, spostarsi, si sentono rumori, insomma, lei capisce che c’è qualcosa che non va.
Qui c’è la cosa che fa arrabbiare e che fa nascere l’odio , ovvero , quando una persona sente e vede tutte quelle cose e ha il minimo sospetto che qualcosa non vada bene, prende e se ne va, se ne va via, mentre quello che accade è che lei resta nella villa; Non funzionano le reazioni umane, in tutti i film horror (Fatta ovviamente eccezione per alcuni) nel quale le reazioni umane siano veritiere.
Se una persona ha paura non si mette a scendere negli scantinati o a salire nelle soffitte al buio con una torcia, la paura fa due cose : O ti pietrifica, o ti fa correre nella parte opposta.
Un’altra cosa fastidiosa sono le reazioni, sono visibilmente forzate, perché ormai gli spettatori aspettano solo che il protagonista si cacci nei guai, e per questo motivo avvengono le forzature, tutte fatte per il funservice, per accontentare il pubblico.
Solite storie, solite scene, luce che non si accende mai, soliti sbruffoni, manca l’originalità, manca qualcosa di nuovo, anche minimo ma che funzioni.
Per non parlare di alcuni film che utilizzano riprese di anni e anni fa, imitandole in film con tecnologia molto avanzata nel 2016, il bello di un horror dovrebbe essere il modo nuovo di proporre una scena, non le solite cose usate e riusate solo perché funzionavano, ormai è tutto un clichè, ti aspetti sempre tutto, sai quando succederanno le scene horror, non c’è più angoscia e timore durante il film.
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