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La musica ucraina è viva, e vuole parlare al mondo: oltre la guerra, oltre ogni confine

Quanti di voi conoscono la musica ucraina? Non tanti, probabilmente. Molti ricorderanno la splendida esibizione della Kalush Orchestra durante l’ultimo Eurovision Song Contest, e probabilmente in tanti avranno notato che la band che si è esibita al termine dell’interminabile ultima serata del Festival di Sanremo, era ucraina.

Ovviamente, se la Rai avesse dato maggior risalto all’esibizione della band, gli Antytila, tutti avrebbero potuto ascoltare e soprattutto comprendere la loro canzone.

In effetti sarebbe stato di grande aiuto anche far passare i sottotitoli con la traduzione, ma evidentemente i tecnici dl teatro Ariston avevano perso il foglio con il testo in italiano (i ragazzi della band avevano fornito il testo tradotto, ce lo hanno detto loro stessi!).

Ma la Kalush Orchestra e gli Antytila sono solo il culmine di un viaggio che vi inviatiamo a fare con noi, alla scoperta della musica ucraina, quella che proprio adesso, in questi mesi così difficili per l’intero Paese, è presente sulle piattaforme di streaming e che è la colonna sonora di tante persone, non solo in Ucraina.

Una nuova Factory

Il nostro viaggio inizia da una delle città più belle dell’Ucraina, Leopoli (Lviv), che ospita una vera e propria Factory, un luogo dove il talento trova finalmente uno spazio per esprimersi e dove le persone hanno la possibilità di ascoltare, imparare, interagire e stare insieme.

A differenza della Factory originale, quella di Andy Warhol, le persone non si incontrano in un loft dell’East Side di New York ma in un “cortile“. Perchè Dvir Lviv, tradotto dalla lungua ucraina, vuol dire “cortile“, ma non si tratta di un luogo fisico, perchè chi segue i ragazzi di Dvir Lviv può incontrarsi ovunque, ogni spazio è perfetto per stare insieme, fare musica, confrontarsi e divertirsi.

Al centro di questa Factory ci sono alcuni artisti straordinari (tra poco ve li presenteremo), che fanno musica da sempre e che sono riusciti a creare un vero e proprio movimento dando vita, nel vero senso della parola, al rap ucraino.

Il rap ucraino con una sua identità

Perchè qui non stiamo parlando di RAP IN UCRAINA, ma di RAP UCRAINO, qualcosa di unico che ha radici unicamente qui, e segue dettami ben precisi, che non si possono trovare in nessun altro posto.

E anche se uno dei fondatori del “cortile” dice sempre che “IL RAP E’ MOLTO DI MODA IN UCRAINA, MA NON IL RAP UCRAINO”, è indubbio che il merito di aver dato un’identità al rap ucraino sia loro.

(Quelle riportate tra virgolette sono parole sono di Dovhee Pes, uno dei creatori di Dvir Lviv, che è sempre troppo modesto…ma lo perdoniamo).

Alcuni titoli per la vostra playlist

Perchè parliamo proprio di loro? I motivi sono diversi.

Il primo, il più importante, è che la loro musica è spettacolare, e chi ama il rap non può non conoscerli e ascoltarli, perchè, fidatevi, hanno davvero qualcosa di importante da raccontare.

(Si, ok, in molti si staranno chiedendo come si fa a comprendere i testi. Ragazzi siamo nell’era di internet, non è difficile, dai su! Chiedete a Google, lui lo sa.)

Il secondo motivo è che, da quando è iniziata l’invasione su larga scala da parte della Federazione russa (non guerra, attenzione, chiamiamo questa cosa con il suo nome), gli eventi di Dvir Lviv hanno avuto come fine ultimo la raccolta di denaro per le forze armate dell’Ucraina.

(E non sono gli unici che lo fanno. Ma ci arriveremo.)

Le feste dei ragazzi del cortile di Leopoli sono diventate non solo un’occasione per stare insieme, ascoltare musica eccezionale, divertirsi, condividere, ma anche per stringersi idealmente attorno ai difensori dell’Ucraina che ogni giorno combattono senza sosta.

Ma chi sono i ragazzi di Dvir Lviv? Conosciamoli insieme.

Long Dog (Dovhee Pes) e Ціна Ритму – Price Of Da Rhythm

Iniziamo da lui, uno spettacolo nello spettacolo, un artista che il palco lo domina (guardate qui) e crea versi in metrica che ti graffiano peggio di un gatto infuriato.

Long Dog ti conquista da subito per la sua voce, che è morbida e vellutata, quasi una carezza, in netto contrasto con quello che poi dice nelle sue canzoni. Ed è probabilmente questo a catturare chi lo ascolta. Non ci credete? Questa canzone in particolare è l’espressione perfetta di quanto appena affermato: ascoltate, ci darete ragione.

Lui mangia pane e rap da sempre, e oltre ad animare la scena musicale di Leopoli con Dvir Lviv, fa parte di una crew che davvero vale la pena di ascoltare e di avere sempre in cuffia.

Parliamo di Ціна Ритму – Price Of Da Rhythm, un gruppo composto da alcuni dei rapper più talentuosi della scena musicale attuale. Loro sono Long Dog, Johnny da Strange, Wootabi e JointJay, artisti che sono capaci di farti entrare un beat in testa e che con il microfono in mano, e dietro la console, fanno magie come neanche la fata di Cenerentola.

Una crew eccezionale

I ragazzi di Price Of Da Rhythm hanno creato una canzone dedicata ai difensori dell’Ucraina un paio di mesi dopo l’inizio dell’invasione (qui trovate la canzone e il testo), e hanno espresso chiaramente la loro opinione con questo brano, a sostegno di quello che lo spirito combattivo non solo dei difensori sul campo, ma anche dei cittadini, che resistono ogni giorno.

Ma quello del sostegno alle forze armate da parte degli artisti ucraini merita un capitolo a parte, ci arriveremo.

Per adesso vi invitiamo a godervi le canzoni di questa crew di ragazzi eccezionali. Assaporate i beat e la metrica, sentite la voce che ricama sulla base e iniziate a muovere la testa…perchè loro, si, vi fanno muovere la testa. ECCOME!

Ascoltate alcuni dei brani di Dovhee Pes e Joint Jay insieme (a questo link), e vedrete che ci datere ragione!

In Italia il rap (quello autentico, sporco, scomodo) ha fatto il suo tempo ed è ormai morto e sepolto. Si, qualcuno ci prova a resuscitarlo, ma il profumo dei soldi riporta poi immediatamente gli artisti alla realtà e tutto quello che avevano da dire, senza filtri, come per magia sparisce per far posto a quello che gli altri dicono loro di dire.

Ecco…se amate il rap ma non sapete più cosa ascoltare, e volete qualcosa di nuovo…eccovi accontentati.

Aiutarsi e sostenersi sempre

Ma torniamo ai ragazzi del “cortile”, e parliamo anche degli altri eccezionali membri di Dvir Lviv. Gli artisti che fanno parte del movimento sono davvero tantissimi, ma la cosa più bella è che sono tutti amici tra di loro, davvero amici.

Une delle cose più straordinarie è che quando viene rilasciato un nuovo pezzo oppure qualcuno è impegnato in un concerto o prende parte ad un evento, gli altri lo appoggiano e condividono il suo lavoro, pubblicando sui social post e storie per supportare e diffondere il messaggio il più possibile.

Questa è una davvero una cosa speciale, che raramente accade nel mondo della musica, dove simpatizzare con il successo di qualcun altro è possibile solo se c’è un tornaconto personale. Loro invece no, si supportano e si aiutano costantemente, anche se si trovano in luoghi diversi dell’Europa, coinvolti in progetti diametralmente opposti. Che meraviglia…

Ma torniamo a noi.

Una galassia piena di stelle

Dunque, nella galassia di Dvir Lviv orbitano una serie di artisti eccezionali che, anche se al momento sono impegnati in altri progetti, hanno comunque preso parte al movimento sin dagli inizi. Uno dei più grandi è un beatmaker che si distingue tra tanti per la sua capacità di fondere diversi stili, tra cui funk, hiphop e soul, con i suoni della musica tradizionale ucraina.

Lui è Original Dizzy, e la sua storia con il cortile inizia 5 anni fa, quando lui e Dovhee Pes hanno registrato un EP insieme, e sono diventati amici. Dizzy da quel momento ha partecipato agli eventi di Dvir Lviv ma, purtroppo, l’inizio dell’invasione lo ha spinto a cercare altri progetti, lontani dal suo amato cortile.

Ma il suo stile non è cambiato, le persone lo conoscono e lo ascoltano per il suo mood inconfondibile (ascoltate qui) e anche lui ha preso parte al brano di Ціна Ритму – Price Of Da Rhythm a sostegno delle forze armate dell’Ucraina.

Dizzy è davvero un beatmaker di razza, che cattura i battiti e crea ogni volta qualcosa di unico, che non è facile trovare nella scena musicale contemporanea, non solo in Ucraina ma in generale in Europa.

Ma insieme a lui, ci sono altri MC e producers che stanno rivoluzionando la scena musicale ucraina (a questo link trovate l’ultimo remix di Jointjay che è davvero spettacolare, ascoltate!), e che vale la pena di conoscere, perchè sono eccezionali.

Tulym, Dj Shon, Zombo, Alexjazz e…ma quanti sono!

Parliamo di Tulym, uno degli artisti sicuramente più interessanti attualmente. Attivo fin dal 2008, combina sapientemente boom bap e hardcore, che crea pura energia (ecco un piccolo assaggio, ascoltate!).

Tulym è stato il primo artista ucraino a partecipare al mitico Hip Hop Kemp, il festival che si tiene in Repubblica Ceca dal 2002, e ha collaborato anche con Ціна Ритму – Price Of Da Rhythm ma, quello che sembra essere il sodalizio più riuscito, è quello con un altro rapper strepitoso, Zombo.

Insieme, Tulym e Zombo hanno pubblicato, circa 1 anno fa, “Золоті часиun” (“Golden Times”), un EP che è davvero un piccolo capolavoro, e che vale la pena di ascoltare (potete farlo qui), ma le loro collaborazioni  non si sono fermate a quell’album, e i due artisti hanno dato vita a brani potenti e ricchi di suggestioni old school, che non possono mancare nella playlist di tutti i rap addicted.

Questi due brani che proponiamo, in particolare, sono davvero poderosi, con un sound che ti entra sotto la pelle e che non puoi fare a meno di riascoltare per decine e decine di volte (i brani di cui parliamo sono questi, Падає темрява e Попіл, di cui è disponibile il testo qui).

Ma Zombo collabora spesso anche con un altro straordinario artista, Dj Shon, uno dei fondatori del “cortile” di Leopoli, e senza dubbio un musicista tra i più affascinanti e creativi del panorama musicale ucraino.

Questo album del 2021 è l’espressione perfetta del loro sodalizio, una produzione a cui hanno preso parte anche Tulym e Long Dog, e che è senza dubbio un altro tassello fondamentale di quel mosaico eccezionale che è il rap ucraino, prezioso per comprendere effettivamente la complessità di questo movimento e la vera anima di artisti che nelle loro canzoni riversano davvero tutto quello che hanno visto e vissuto, senza mezzi termini.

E parlando di musica ucraina contemporanea, non possiamo non citare uno altro grande, Alexjazz, uno “sperimentatore”, nel vero senso della parola.

Musica e arte si fondono

Lui, come pochi sanno fare, riesce a combinare stili diversi, come rap e funk, con la musica elettronica, il jazz e il folk, per un risultato molto particolare e uno stile riconoscibilissimo, ricco di suggestioni del passato con sonorità contemporanee, e che guardano al futuro, anticipando le tendenze.

Il suo intento sembra essere quello di riproporre, in chiave moderna, il funk ucraino degli anni 70 e 80 e, ascoltando i suoi brani, sembra proprio che l’obiettivo sia stato raggiunto.

Ma alla base della produzione di questo straordinario musicista, c’è la voglia di diffondere la cultura ucraina, andando a trattare anche tematiche legate alla travagliata storia della nazione, come in questo brano, il cui testo è una poesia di Mykhailo Semenko, il fondatore del futurismo ucraino, fucilato per ordine dell’NKVD (il Commissariato del popolo per gli affari interni dell’era staliniana), a Kiev nel 1937, a 44 anni.

Da ascoltare assolutamente.

Unico nel suo genere: MykolaVynar

Lasciamo un attimo la galassia di Dvir Lviv per parlare di un artista che rappresenta davvero un unicum nel panorama della musica ucraina contemporanea.

Lui è MykolaVynar, e la sua voce vi farà vibrare nel profondo, perchè è assolutamente unica e senza eguali. Non ci credete? Ascoltate questo brano, la cover di Suicidal Thoughts di The Notorious B.I.G., in cui c’è tutta l’anima di questo artista straordinario.

Perchè Mykola è autentico, magnetico, come i suoi testi. Il suo primo album, Closer to Earth, è del 2017, ma le sue ultime produzioni rappresentano il culmine di un percorso musicale in cui egli si mostra in maniera autentica, reale perchè, secondo quando ci ha detto, rispondendo alle nostre domande “QUANDO NON HAI NULLA DA NASCONDERE, NON HAI NULLA DA TEMERE”.

Patton

Espressione di questo modo di porsi, privo di affettazione, è un brano grandioso, PATTON, che è accompagnato da quello non è semplcemente un videoclip ma è davvero un frammento di vita vera.

La clip infatti è stata girata nel cimitero dove sono sepolti alcuni dei membri della sua famiglia, tra cui il padre, il nonno e la bisnonna. Nel video compare la sua unica nonna sopravvissuta, la madre di suo padre.
Il video è reale, senza false emozioni o costumi di scena. Quello che viene raccontato, con le parole e con le immagini, è vero dolore, persone reali, luoghi reali, e infatti è uno dei brani più amati dell’artista, che in questo periodo sta lavorando a nuove canzoni, che verranno pubblicate nei prossimi mesi (e non vediamo l’ora di ascoltare il nuovo materiale).

Un’altra voce straordinaria: Vidvertui

E parlando di voci straordinarie, non può mancare lui, Vidvertui, un artista che colpisce per l’intensità del suo timbro vocale, ma che poi ti porta nel suo mondo interiore con brani dalle sonorità davvero particolari, quasi oniriche, sognanti.

Ma la sua voce, profonda e dura, ti spezza il cuore…per poi ricomporlo…e spezzarlo ancora, in un alternarsi di emozioni che raramente un artista riesce a dare.

Lui si, ci riesce, ed è straordinario.

Questo ragazzo eccezionale ha un solo difetto (IMPERDONABILE): ha prodotto pochi brani, troppo pochi, purtroppo. Perchè dopo aver ascoltato Vidvertui non riesci a farne a meno, e vorresti che la sua discografia fosse vasta come quella dei Queen…ma purtroppo non è così.

I suoi brani sono disponibili sulle principali piattaforme di streaminge sul suo canale youtube ma, facendo un balzo all’indietro e tornando alle canzoni dedicate all’attualità e alla crisi tra Russia e Ucraina, Vidvertui ha pubblicato una brano che è quasi un manifesto, un compendio di quella che è l’opinione dell’artista, e non solo, ralativamente al periodo che l’Ucraina sta attraversando in questi ultimi anni.

Rusak

Rusak è un brano davvero particolare, con una sonorità che ti prende immediatamente, e che accompagna in modo eccellente la metrica dell’artista, con Bandera, patriota ed eroe ucraino, che viene più volte citato nella canzone, una figura storica di eccezionale rilevanza e che è un esempio per molti, non solo in Patria.

Il risultato è davvero molto intrigante, ma tutti i brani di Vidvertui lo sono.

Ognuna delle sue canzoni è un piccolo universo a sè stante, ma nessuna di queste riesce in alcun modo a dare una vera definizione di questo artista eccezionale. Vidvertui non può essere inquadrato, è un caso a parte, perchè non è mai uguale a sè stesso, e ogni volta stupisce.

Per questo è un gran peccato che la sua produzione sia così esigua, ma confidiamo che possa continuare a regalarci altri esempi del suo grande talento. Presto, molto presto.

Musica di libertà

Il viaggio alla scoperta della musica ucraina continua con un breve compendio di tutti gli artisti che, dall’inizio dell’invasione russa, hanno dedicato parte della loro produzione a questo argomento, con brani che sono diventati la colonna sonora di quanti ogni giorno patiscono la lontananza delle persone care o convivono con il dolore di aver perso qualcuno.

E sono davvero tantissimi, credeteci.

Alyona, Skofka, Pakizh, sono solo alcuni tra gli artisti che hanno messo la loro musica al servizio della loro terra, per dare conforto alle persone, motivazione e sostegno. Nelle loro parole c’è tutto il grande cuore di una nazione che lotta per farsi sentire, e vi invitiamo a scoprirli, per comprendere davvero cosa vuol dire essere solidali, insieme, sempre in ogni circostanza e con ogni mezzo possibile.

Per darvi un’idea di quello di cui stiamo parlando, vi invitiamo ad ascoltare questo brano, l’ultima uscita di Pakizh, “Побудую дім”, tradotto letteralmente “Costruirò una casa”, che parla proprio di quello che è uno dei luoghi in cui le persone si sentono al sicuro, la casa, appunto, non solo intesa come luogo fisico, ma anche come Patria, e come non-luogo dove sono presenti tutti gli affetti.

In questo brano l’artista vuole ricordarci come, anche di fronte a sfide apparentemente insormontabili, le persone possano e debbano perseverare, sempre, senza mai arrendersi, per costruire (e ricostruire) la propria casa, e tornare ad essere felici.

Lui è un artista tutto da scoprire, davvero. Ascoltatelo, ci darete ragione.

Ok, vi abbiamo dato parecchie informazioni. Ma siamo quasi alla fine.

Pagine social da tenere d’occhio

Per semplificarvi il compito, e darvi modo di avere un quadro completo ed esauriente di quella che è la musica ucraina contemporanea, con tutti i suoi talenti e le sue grandi voci, vi invitiamo a consultare 3 pagine instagram estremamente interessanti, che pubblicano costantemente aggiornamenti e brani di artisti nuovi, con articoli e contenuti sempre aggiornati.

Gli account in questione sono musicrespect.ua, rap.ua e slukh media, tre pagine davvero complete, perfette per conoscere nuovi artisti e approfondire la conoscenza di tutti i grandi del panorama musicale ucraino (sono tantissimi, davvero).

Etnogen, Polamav, Rapabanda, , Delict, Frederiko, Trillium, Kozak Shirly, Suicideburg, Gorealkpapi, Izy Surf, Hlopecobbicial, Sobol…l’elenco è lughissimo, ma adesso lasciamo a voi il piacere di scoprirli e di ascoltarli.

Prima di lasciarvi all’ascolto, però, dobbiamo dare un unizio e una fine a questo lungo cammino.

Perchè, proprio come un viaggio vero, ha un unizio e una fine.

Dove tutto è cominciato: 15 maggio 2022

Probabilmente prima del 15 maggio dello scorso anno in pochi si erano accorti che l’Ucraina non solo ha una sua tradizione musicale, ma che la sua musica è ricca di contaminazioni e suoni unici e particolari.

Se prima non se ne era accorto nessuno, però, ci hanno pensato loro a farcelo sapere. Il viaggio alla scoperta della musica ucraina è iniziato da loro, i ragazzi della Kalush Orchestra, che durante l’ultimo Eurovision hanno incantato e stupito con il loro sound nuovo, diverso, quasi ipnotico.

Non inizieremo a parlare della Kalush Orchestra (Oleg, Vietal, Sasha, Johnny, Timi e Oleksandr) perchè davvero ci sarebbe talmente tanto da dire…e non la smetteremmo più. Inutile parlare del loro immenso talento, del carisma di ognuno di loro, del fatto che sono strumentisti eccezionali e che quando sono insieme sul palco sono pura elettricità …perchè tutte queste cose sono evidenti.

(vi consigliamo di andarli a vedere live, è un’esperienza che non dimenticherete)

Due mondi diversi

Quello che vi invitiamo a fare, dal momento che questo articolo parla della musica ucraina in generale, è di scoprire quello che c’era PRIMA di Stefanìa, prima che questa canzone diventasse il nuovo inno della libertà, e prima che questi ragazzi conquistassero uno dei palchi più prestigiosi d’Europa.

Quindi, dopo aver ascoltato Stefanìa in loop 200 volte (perchè si, quando inizi poi non ti fermi più), andate indietro alla scoperta della band. (un piccolo consiglio, ascoltate la versione acustica della canzone, che vi proponiamo a questo link. E’ meravigliosa e mostra davvero il talento di questi ragazzi, che sono musicisti di altissimo livello)

Perchè Kalush e Kalush Orchestra sono 2 cose diverse, e ve ne accorgerete.

Per darvi un’idea di quanto stiamo dicendo, vi invitiamo a scoprire non solo tutti i singoli e le collaborazioni, pubblicati sulle piattaforme di streaming e sul loro canale youtube ufficiale, ma ad ascoltare il loro album in studio, HOTIN, un disco per il quale non è semplice spendere parole di elogio…perchè sarebbero comunque troppo banali e riduttive.

Ascoltare è l’unica soluzione. Fatelo, perchè siamo certo che poi, una volta finito, lo rimetterete indietro daccapo.

Ecco, siamo alla fine del nostro viaggio

La fine del viaggio: Antytila

Siamo partiti dal primo, folgorante incontro con la musica ucraina e terminiamo con l’ultima, definitiva conferma del fatto che in Ucraina la musica è viva, vitale, piena di artisti dal talento immenso, che voglio parlare al mondo della loro terra.

Li abbiamo conosciuti qualche giorno fa, durante la serata finale del Festival di Sanremo, e purtroppo a loro non è stato dato lo spazio che meritavano. Non è stato dato neanche al Presidente Zelensky in realtà, ma sulle questioni politiche non ci soffermeremo…non qui almeno.

Loro, gli Antytila, sono famosissimi in Ucraina, e ascoltandolo si capisce perchè sono tanto amati. La canzone che hanno portato sul palco dell’Ariston, FORTEZZA BACHMUT, è un brano prodigioso, struggente e pieno di forza, quella stessa forza che ti pervade dopo averlo ascoltato per la prima volta.

Naturalmente gli italiani avrebbero capito meglio la canzone se avessero avuto i sottotitoli da laggere. Ma probabilmente, dal momento che l’ultima serata del Festival veniva trasmessa di sabato sera, e che il sabato non è un giorno lavorativo, alla Rai avranno pensato che sarebbe stato troppo faticoso per gli spettatori mettersi a leggere anche in un giorno festivo. E quindi hanno evitato di mostrarli. Che gentili.

Ma poco importa, la canzone è spettacolare, è una tempesta e ti travolge al primo ascolto. Loro sono eccezionali, e alla luce di questa esibizione possiamo dire che il Festival di Sanremo di quest’anno alla fine a qualcosa è servito. Scopriteli e ascoltateli, perchè gli Antytila sono una band che non può mancare nella libreria musicale degli amanti del rock, assolutamente.

Siamo arrivati alla fine ma, prima di lasciarci, permetteteci una piccola riflessione (siete arrivati fin qui, qualche altro rigo non vi causerà problemi).

Una piccola riflessione

I gusti musicali di ognuno sono insindacabili, e nessuno può contestarli, perchè si tratta di una cosa estremamente personale. C’è chi vive davvero con la musica costantemente in cuffia (un privilegio raro) e ha la possibilità di ampliare la propria conoscenza, aprendo la mente a nuovi suoni e inaspettate emozioni.

Il nostro intento, con questo articolo, era di condurvi alla scoperta di una musica nuova, che probabilmente non conoscevate, straordinaria, e che è espressione di una terra ricchissima di talenti, con musicisti creativi e pieni di idee.

E se alcuni stanno già ponendo la prima, ovvia obiezione, relativamente alla comprensione dei testi, noi siamo pronti a contestarla in modo molto semplice.

Il 90% dei testi delle canzoni che vi abbiamo elencato sono disponibili in rete, e sono contenuti nella descrizione dei singoli brani, che si trovano sulle piattaforme di streaming.

In vostro aiuto, poi, c’è Google, il nostro migliore amico. Ogni giorno migliaia di persone cercano su Google i sintomi di una eventuale patologia che credono di avere…e lui risponde sempre. Volete che non sappia tradurre un testo in lingua ucraina? Dai su!

Provate, ascoltateli, non ve ne pentirete, perchè quelli che vi abbiamo proposto in questo piccolo compendio, sono alcuni degli artisti più talentuosi e creativi del panorama musicale attuale, non solo in Ucraina ma in generale in Europa.

Scopriteli e appassionatevi, e andate oltre le opinioni relative alla guerra, a Putin, al prezzo del gas che sale…andate oltre.

Perchè la musica ucraina ha tanto da dire, oltre le convinzioni politiche e personali di ognuno, e questi artisti ogni giorno, con il loro talento, ci danno la possibilità di scoprirlo.

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