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La storia del Matte Painting: il progenitore degli Effetti Visivi

Il Matte Painting è una tecnica inventata circa 100 anni fa e anche se si è evoluto drasticamente, ancora oggi vengono usati gli stessi fondamentali.

Cos’è il Matte Painting?

Nel mondo odierno super tecnologico e dove la computer grafica si continua a spingere sempre più in là rompendo i limiti della realtà, il matte painting è una delle più antiche tecniche mai utilizzate nel cinema. Il principio è molto semplice, il matte painting non è altro che il sostituire lo sfondo con uno o più dipinti. A dirla così potrebbe sembrare molto semplice ma è una tecnica super complicata da realizzare e c’è bisogno di un pittore con abilità non indifferenti. Gli sfondi devono essere realistici e non far notare allo spettatore alcuna differenza.

Le prime tecniche col vetro

Norman Dawn fu l’ideatore del Matte Painting e lo utilizzò la prima volta nel Film del 1907 Mission of California la tecnica all’epoca si chiamava più inutitivamente The Glass Shot e consisteva nel mettere appunto un vetro davanti la macchina da presa, dove sul vetro, l’artista “completava” l’opera.

Un paesaggio realistico veniva dipinto su un supporto di vetro e combinato con elementi reali. Il supporto è stato posto davanti a una telecamera ed è stato prodotto un effetto ottico, in modo tale che gli attori sembrassero collocati all’interno del set.

La prima applicazione in un corto Walt Disney

Non possiamo non citare nella storia di questa tecnica la figura di Peter Ellenshaw, un matte painter con un’abilità unica che riuscì a cogliere le attenzioni del signor Disney nonchè anche di Robert Stevenson. Per rendervi l’idea delle sue applicazioni, il matte painting è stato usato in alcuni dei cult della storia cinematografica. Film come:

  • L’Isola del Tesoro (1950)
  • 20.000 Leghe Sotto i Mari (1954)
  • Mary Poppins (1964)

L’implementazione del VistaVision nel Matte Painting

Il figlio d’arte del Michelangelo del Matte Painting, Harrison Ellenshaw continuò la strada del padre e affinò la tecnica inserendo l’utilizzo delle piastre VistaVision invece del vetro e questa implementazione avvenne non di meno con George Lucas e la triolgia di Star Wars.

La nuova era del Matte Paintin

Con la tecnologia che avanza quest’arte si è andata via via perdendo fino a scomparire, o meglio, si è digitalizzata. I programmi utilizzati oggi per sostituire la tecnica, ma che ancora presentano lo stesso nome (basta pensare al comando “matte” su Photoshop), sono Photoshop, 3D Maya, Nuke, After Effects o Cinema 4D.

Questa tecnologia sta avanzando molto rapidamente e negli ultimi anni vengono alternati i programmi di computer grafica a dei LED Wall che creano direttamente lo sfondo sul momento e possono adattarsi a qualsiasi tipo di movimento o scorrimento, tutte queste tenciche vengono catalogate sotto l’acronimo dei VFX Effects.

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