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Chi beve caffè ha la pressione più bassa. La conferma da uno studio italiano

Amanti del caffè, ecco una buona notizia per voi: bere caffè aiuta a mantenere bassa la pressione sanguigna. È quanto merge da un recente studio condotto dall’Università Bologna ed IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna – Policlinico di Sant’Orsola.

Oltre il gusto: il caffè e i suoi benefici

Il caffè, senza alcun dubbio, è una delle bevande più apprezzate al mondo. Con le sue innumerevoli varianti e modalità di preparazione, rappresenta un elemento essenziale nella routine alimentare di milioni di persone (e noi italiani lo sappiamo bene).

Tra chi lo beve per puro piacere e chi non può farne a meno per iniziare la giornata, in pochi (forse) sanno che il caffè ha anche diversi benefici per la nostra salute. Ormai da tempo, infatti, la ricerca scientifica ha dimostrato come un consumo abituale di caffè, da parte di individui adulti e sani, contribuisca a ridurre il rischio d’insorgenza di malattie cardiovascolari, diabete ed alcune patologie neurodegenerative ed epatiche.

Per quanto riguarda la pressione sanguigna, invece, la questione diventa più nebulosa. Non per niente, la credenza che bere caffè aumenti i livelli della nostra pressione, è cosa abbastanza diffusa.

Bere caffè abbassa la pressione: lo studio

L’obiettivo della ricerca bolognese, pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients, era quello di individuare una correlazione tra il consumo di caffè e i valori della pressione sanguigna.

A tal fine, è stato coinvolto un campione di popolazione italiana composto da 720 uomini e 783 donne, a partire da una sub-coorte del Brisighella Heart Study. I risultati hanno dimostrato come chi sia solito consumare due o tre tazze di caffè al giorno, abbia una pressione sanguigna generalmente inferiore rispetto a chi ne beve una soltanto o nessuna.

Secondo quanto dichiarato ad UniboMagazine da Arrigo Cicero e Claudio Borghi, autori dello studio, i risultati non solo hanno confermato l’influenza positiva del caffè sulla pressione arteriosa periferica, ma hanno verificato come gli effetti positivi riguardino anche la pressione aortica centrale, aspetto fino ad oggi poco approfondito. Si tratta, inoltre, della prima ricerca ad osservare questo tipo di associazione nella popolazione italiana.

Cosa sappiamo sulle cause

Ancora non si sa con certezza quali componenti siano responsabili degli effetti descritti, ma i ricercatori sono propensi ad escludere un ruolo della caffeina in tal senso. Al contrario, come già noto, la caffeina può contribuire ad aumentare la pressione sanguigna, soprattutto in soggetti non avvezzi ad assumerla.

Tuttavia, essa non è l’unica componente presente all’interno del caffè, il quale contiene diverse sostanze bioattive (l’acido clorogenico soprattutto) che sembrerebbero controbilanciare gli effetti negativi della caffeina, con un risultato finale in positivo per quanto riguarda i valori della pressione sanguigna.

Un ulteriore risultato, in conclusione, che conferma le proprietà benefiche del caffè sul sistema cardiovascolare.

Per un maggiore approfondimento è possibile visionare lo studio completo al seguente link.

 

 

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