La primissima volta , in cui abbiamo preso parte al carnevale , era quando eravamo più o meno così , piccoli , ingenui e felici dentro… insomma , ci piaceva travestirci da animali , supereroi , fate , maghi , folletti e non ci chiedevamo perché ci piacesse farlo , ci piaceva e basta.Era come se fosse qualcosa di appreso , qualcosa che dentro di noi , ci spingeva ad uscire fuori di casa , vestiti in maniera buffa e pieni di allegria.
In quei momenti ci perdevamo , ci fermavamo ad osservare quello che c’era intorno a noi , ammiravamo persone , colori ,altri bambini , ci incantavamo nei sorrisi e negli sguardi , persi in un evento che ti rubava il cuore.Quelle piccole cose ci rendevano felici ,lanciare coriandoli,guardare altri travestimenti , giocare per le strade , eravamo contenti di trasformarci in qualcosa che non eravamo ma che abbiamo sempre desiderato, metterci una maschera e avverare un nostro sogno , di portarlo nella realtà e di mostrarlo a tutto il mondo.
Pian piano siamo cresciuti un po’ , ma la magia del carnevale sembrava non svanire mai , rimaneva sempre lì dentro al nostro cuore. Potevamo sembrare ridicoli agli occhi di alcuni, ma a noi non importava , facevamo quello che ci rendeva felice , prendevamo una pausa da tutto e da tutti , ci infilavamo quel costume , ci truccavamo la faccia e ci liberavamo il cuore, non avevamo più nessun peso quel giorno , i problemi svanivano , ci lasciavamo trasportare dalla musica , dai colori , dai carri e dagli sguardi.
Ci trasformavamo in artisti , lasciavamo uscire dalla nostra testa tutti i colori che avevamo dentro e che erano oppressi dalla monotonia di tutti i giorni, dipingevamo la felicità come un pittore fa con la sua tela.Amavamo farlo e stranamente ancora non capivamo il perché, forse ingenuamente ci riportava ad essere bambini , forse ci portava ad essere noi stessi, forse volevamo semplicemente uscire fuori dagli schemi ,forse volevamo essere tutti uguali ,era difficile capirlo.
Bisogna ricordare però che da bambini non ci importava più di tanto , era qualcosa di personale , di tuo , che volevi fare per te stesso , attratto da non so cosa , che ti faceva perdere la testa e sempre così accadeva , anche quando iniziavi a crescere…
Non smettevi mai , eri sempre attratto da quell’evento , ti piaceva sfilare , ti piaceva ballare , ti piaceva farti notare , essere al centro dell’attenzione per un giorno , esternare te stesso o essere uguale agli altri.
Volevi che tutti si incantassero a guardarti , volevi i flash , attiravi persone , facevi sorridere e ti sentivi un dottore , quasi un eroe , guarivi il mondo con la tua gioia per un giorno e toglievi il dolore dalle persone ,dando un insegnamento profondo.
Bastava un sorriso , perché con quello riuscivi a catturare il cuore delle persone che ti stavano a guardare.Continuavi a crescere e un significato al carnevale , ancora non l’avevi dato , ma imperterrito hai continuato . Sembra facile , ma è molto difficile , dare una spiegazione a questo giorno , perché anche crescendo non ti sei mai posto il problema.
Se qualcuno ti ponesse la domanda :”Che cos’è il carnevale e perché ti rende felice?”, saresti più o meno così , non sapresti rispondere , sapresti dare tanti forse , getteresti gli occhi al cielo e comunque non troveresti una risposta precisa.
Alla fine credo che mi guarderesti e sorridendomi mi risponderesti con tutti i “forse” che ti passano per la testa.Del tipo :”Forse perché è pieno di colori , di musica , di sorrisi , forse perché posso tornare bambino , forse perché mi sento me stesso , forse perché finalmente siamo tutti uguali , forse in realtà sto mettendo la mia vera maschera , o magari tolgo la mia e metto quella che vorrei essere , forse mi piace uscire dagli schemi , forse mi piace soltanto essere al centro dell’attenzione , mi piace rendere felici le persone e me stesso, forse il carnevale non ha nessun significato. Perché il valore del carnevale alla fine è personale , glielo attribuiamo noi , forse è proprio questo il bello del Carnevale.”.