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Non è paura dei mostri, ma della società.

Ad Anny  piaceva vivere in un piccolo mondo tutto suo nella propria testa.

Era un posto meraviglioso e accogliente  dove lei era amica di tutti,bellissima e intelligente.

Ma non le era permesso restare per sempre lì dentro, doveva sempre tornare alla realtà.

E la realtà era così diversa dalla fantasia, ma nonostante i bambini fossero così cattivi aveva sempre i suoi 4 supereroi: La propria famiglia.

Ogni volta che tornava nel suo piccolo mondo però, sperava di rimanerci, ma uno schiocco di dita davanti al volto la riportava sempre al suo vero posto, tra le risate comuni.

Si piaceva molto.

Aveva delle buffe trecce e delle guanciotte veramente morbide… e un’ ingenuità improponibile.

Non pretendeva mai di essere migliore degli altri e non voleva essere forte, solo accettata per come era.

Che i suoi gusti strani fossero semplicemente gusti strani e la sua tenerezza solo tenerezza, non i gusti una malattia e la tenerezza stupidità.

Non voleva essere al centro dell’attenzione e voleva solo fare ciò che le piaceva.

Aveva tantissimi difetti, su questo non c’era dubbio, però questo non poteva essere una scusa buona per darle un etichetta.

Non voleva che nessuno si aspettasse nulla da lei, attendeva il suo futuro senza dover dare conto alle persone se non a se stessa.

E no, non era egoista, era una bambina come le altre, che vengono derise, imposte all’essere migliori degli altri e forti come non mai.

Ci sono tanti bambini e bambine derisi da chi non crede in loro, che si chiudono in loro stessi e vengono etichettati per deboli o per stupidi fino all’adolescenza, dove loro iniziano a credere di esserlo realmente.

Quando i deboli e gli stupidi sono coloro che hanno riso di loro.

Coloro che avendo un carattere differente hanno creduto di essere migliori e “adatti.”

I bambini,le bambini, i ragazzi e le ragazze non hanno paura dei mostri: Hanno paura della società.

 

 

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